La rotta...

La cosa più importante per chi non ha potere è avere almeno un sogno
Da "La terrazza proibita" di Fatima Mernissi

lunedì 26 dicembre 2016

Cose belle!


Non scrivo da più di un mese, e mi dispiace. E’ stato un mese pieno di scadenze e cose belle da fare e da vivere. Finalmente seduta metto in ordine i pensieri e proverò a scrivere quanto delle ultime settimane ha attivato percorsi di riflessione e approfondimento, con un minimo di ordine cronologico!

Tra le cose belle delle ultime settimane, il convegno “Esplorare i territori mentali. L’eredità di Fatema Mernissi”. (Info e programma





“Abbiamo fatto una cosa bella”, ce lo siamo dette con Valentina Fedele alla fine di questa due giorni carica di confronto, condivisione, ricerca e studio. Bella perché volevamo mettere in comune esperienze e mondi diversi, facendo dialogare tra loro discipline e ricerche a partire dal pensiero di Fatema Mernissi; bella perché utilizzando le reti informali abbiamo attivato altre reti spontanee e libere che di sicuro continueranno a crescere. Bella, perché intorno a un tavolo le generazioni hanno dialogato nella bellezza e nell’arricchimento reciproco. Negli occhi la curiosità di chi ha sete di sapere, lo stupore di ascoltare, la gioia del riconoscersi in uno spazio condiviso. Ma bella soprattutto perché abbiamo vissuto la possibilità di vivere una “accademia” diversa, senza ansie da giudizio, senza categorie, senza confini, come la stessa Mernissi forse amerebbe dire. Abbiamo immaginato un modo diverso di condividere saperi e esperienze, nella circolarità di un momento denso di contenuti. Abbiamo dimostrato quindi, che è possibile, nonostante la fatica della “ricerca precaria”, costruire quell’idea di università e ricerca che ci tiene radicati e appassionati.


Generazioni. Centro di Women's studies Milly Villa 

Le parole giuste sono sue, a questo punto, sono proprio le sue.

"Dignità è avere un sogno, un sogno forte che ti dà una visione, un posto tuo nel mondo, là dove il tuo operato conta e come. Sei dentro un harem quando il mondo non ti vuole, quando il tuo operato non fa la differenza, e ciò che fai non serve. Sei dentro un harem quando il pianeta gira veloce e te ne stai sepolta fino al collo nel disprezzo e nell'oblio. Nessuno può cambiare tutto questo e far girare il mondo in senso opposto, sta a te soltanto. Se ti elevi contro il disprezzo e sogni un altro mondo, sarà modificato il senso della terra. Ma quello che devi evitare ad ogni costo è che il disprezzo ti penetri dentro. Quando una donna crede di non valere nulla piangono i passerotti. Chi li difenderà sulla terrazza, se un mondo senza fionde, non lo sogna nessuno?"

Fatema Mernissi, La terrazza proibita

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